Termografia e Perizie Immobili - STUDIO ING. GERARDO MOLLICA

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LE NUOVE NORME TECNICHE PER LE STRUTTURE DELLE COSTRUZIONI IN VIGORE DAL 2009 (NTC2008) - COSA PREVEDONO?

Le NTC2008 raccolgono in un unico testo organico norme precedentemente ripartite in più decreti. In particolare:

  • introducono tuttavia significative novità e aspetti precedentemente non considerati; sono essenzialmente prestazionali (basate su concetti quali vita utile, sicurezza, funzionalità, durabilità);
  • normano, finalmente, tutti i materiali da costruzione comuni; si “integrano” con la normativa sovranazionale e con gli Eurocodici;
  • aprono ai “nuovi materiali”;
  • disciplinano in modo rigoroso la redazione dei progetti esecutivi delle strutture.

Oltre agli aspetti tecnici, le NTC contengono anche significative novità per quanto concerne le responsabilità ed il controllo degli adempimenti. Esse individuano infatti con maggior precisione le responsabilità dei vari operatori che intervengono nella realizzazione di un’opera strutturale. Il controllo degli adempimenti tecnico-amministrativi che competono a ciascuna figura chiave del processo (progettista, costruttore, direttore dei lavori e collaudatore) è reso tracciabile e l’inadempienza verso gli obblighi di legge è individuata dal previsto sistema di verifiche incrociate. Le NTC completano quindi in tal senso il “corpus” legislativo definito dalla Legge 1086/71 (strutture in c.a., c.a.p. e a struttura metallica), dalla Legge 64/1974 (sismica) e dal “Testo Unico dell’Edilizia” (DPR 380/2001). Gli aspetti più importanti ed innovativi riguardano gli obblighi del Progettista che, oltre al calcolo strutturale degli elementi, è tenuto a dare indicazioni sulla posa in opera, sulla stagionatura e sulle caratteristiche del calcestruzzo (in particolare, deve indicare il valore della Rck che tenga conto anche della durabilità della struttura in relazione all’ambiente dove sorge l’opera e la vita di servizio precisata nel progetto). Accanto a questi obblighi le Norme Tecniche per le Costruzioni lasciano al Progettista la possibilità e la responsabilità della scelta di altra letteratura tecnica consolidata o ad altre normative internazionali. Insomma le nuove NTC definiscono chi deve fare che cosa e nel contempo lasciano aperta la scelta sul come fare, sostituendo all’impostazione prevalentemente prescrittiva (e scarna) delle norme precedenti un’impostazione essenzialmente prestazionale. Le opere e le componenti strutturali devono essere progettate, eseguite, collaudate e soggette a manutenzione in modo tale da consentirne la prevista utilizzazione, in forma economicamente sostenibile e con precisato livello di sicurezza (definito in termini probabilistici). La sicurezza e le prestazioni di un’opera o di una parte di essa devono essere valutate in relazione agli stati limite che si possono verificare durante la vita nominale. Stato limite è la condizione superata la quale l’opera non soddisfa più le esigenze per le quali è stata progettata. In particolare le opere e le varie tipologie strutturali devono possedere i seguenti requisiti:

  • sicurezza nei confronti di stati limite ultimi (SLU) (capacità di evitare crolli, perdite di equilibrio e dissesti gravi, totali o parziali, che possano compromettere l’incolumità delle persone ovvero comportare la perdita di beni, ovvero provocare gravi danni ambientali e sociali, ovvero mettere fuori servizio l’opera);
  • sicurezza nei confronti di stati limite di esercizio (SLE) (capacità di garantire le prestazioni previste per le condizioni di esercizio);
  • robustezza nei confronti di azioni eccezionali (capacità di evitare danni sproporzionati rispetto all’entità delle cause innescanti quali incendio, esplosioni, urti);
  • durabilità (definita come conservazione nel tempo delle caratteristiche fisiche e meccaniche dei materiali e delle strutture).

Le NTC introducono quindi (per la prima volta) il concetto di “Robustezza Strutturale” (viceversa già presente da tempo in molte altre norme nazionali e non). Robustezza é la capacità della struttura di sopportare danni locali provocati da singoli eventi eccezionali (e.g. incendi, esplosioni ed urti) senza subire un collasso totale, ovvero con un degrado di prestazioni non sproporzionato alla causa che lo a provocato (è quindi responsabilità del progettista individuare i possibili scenari prevedibili, la eventuale concomitanza con altre azioni variabili, la scelta degli strumenti per garantire la robustezza ad esempio aumentando l’iperstaticità e la duttilità della struttura, compartimentandola, oppure prevedendo delle barriere di schermatura alle azioni). Le NTC richiedono poi la valutazione progettuale della “Durabilità” in forma prescrittivi e coerente con il concetto di vita utile. E’ una proprietà essenziale affinché i livelli di sicurezza vengano mantenuti durante tutta la vita dell’opera, e deve essere garantita, in presenza di manutenzione ordinaria, attraverso una opportuna scelta dei materiali e un opportuno dimensionamento delle strutture, comprese le eventuali misure di protezione e manutenzione. I prodotti ed i componenti utilizzati per le opere strutturali devono essere chiaramente identificati in termini di caratteristiche meccanico-fisico-chimiche e dotati di idonea qualificazione.